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Il conte Carlo Firmian (Trento 1718-Milano 1782), governatore della Lombardia austriaca dal 1758 al 1782, non fu soltanto la 'longa manus' della politica riformista di Vienna, ma anche uno dei più importanti collezionisti della sua epoca. Nelle sale di palazzo Melzi, la sua residenza milanese per oltre un ventennio, erano raccolti, secondo oculate scelte artistiche e culturali, quadri, sculture, stampe, disegni, arazzi, medaglie, libri e manoscritti. Tale collezione, leggendaria ai suoi tempi, era conosciuta solo superficialmente fino al convegno internazionale organizzato nel maggio 2013 congiuntamente dalla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche e dall'Accademia degli Agiati. Gli atti raccolgono i contributi di tredici specialisti italiani e stranieri che approfondiscono per la prima volta in forma organica i diversi aspetti delle collezioni firmiane, consentendo di gettare nuova luce sulla personalità del funzionario trentino e sul suo ruolo nella storia artistica e culturale italiana ed europea del Settecento.